La prima attività della giornata è la BEAUTY THERAPY.
Si tratta di un momento dedicato a mantenere la cura della persona, in cui si cerca di migliorare la percezione della propria immagine. A volte è una semplice occasione per giocare a farsi belle/i e rilassarsi.
Nel 2012 è stato introdotto il programma di HORTICOLTURAL THERAPY, che ha previsto la creazione di nuovi spazi nel giardino dell’Hospice per accogliere attività di Terapia Occupazionale all’aperto, in particolare il giardinaggio e la coltivazione delle piante.
Per un paziente in Cure Palliative è importante provare la soddisfazione di essersi preso cura di qualcosa, di aver contribuito a farlo crescere.
I benefici dell’ortoterapia sono riscontrabili sia sulle funzioni motorie sia sull’umore: questo tipo di attività stimola le funzioni sensoriali e migliora la socializzazione con gli altri ospiti dell’Hospice.
Nel 2016 Antea ha ricevuto la Menzione Speciale del Premio Andrea Alesini per il progetto “Orto-Terapia in Cure Palliative”.
Come sono stati organizzati gli spazi del giardino?
- L’ORTO SEDUTO, com’è stato ribattezzato dal volontario Ezio Sartori, è un’applicazione dell’ortoterapia: consente al paziente di prendersi cura delle piante su vasi disposti su un tavolo alto abbastanza per far entrare la carrozzina.
- È presente un grande GAZEBO riscaldato dove poter svolgere attività di fisioterapia e di Terapia Occupazionale anche nei mesi invernali.
- Una parte del giardino è stata adibita a laboratorio di CUCINA E AREA PRANZO: i pazienti possono disporre dei forni e del barbecue per sedersi e godere di momenti di condivisione con i propri cari.
Lo yoga è una delle attività della Terapia Occupazionale ed è stato introdotto nell’ambito del “Progetto Ciao” della Fondazione Amplifon, che ha previsto la concessione in comodato d’uso gratuito di uno schermo da 75 pollici.
Oltre alle lezioni di yoga, il palinsesto offerto dal progetto prevede anche la trasmissione di eventi in diretta e interattivi quali concerti di musica classica, intrattenimento basato sulla musica popolare, viaggi digitali e sessioni di arteterapia.
L’iniziativa pilota è stata introdotta nel 2020 in dieci RSA del territorio milanese. Inizialmente ha risposto all’urgenza di quel periodo di togliere le persone anziane dall’isolamento ed è stata giustamente portata avanti negli anni successivi coinvolgendo anche le strutture di altre regioni.
Fondazione Antea è il primo hospice in Italia a partecipare al progetto.
È dimostrato che lo yoga porta benessere psicofisico anche negli anziani fragili: migliora la qualità del sonno, favorisce una maggiore elasticità muscolare e riduce la sensazione di stanchezza dovuta alla malattia.
Le Terapiste Occupazionali hanno riscontrato nei pazienti dei miglioramenti nell’umore, nella respirazione e nei movimenti.
Una o più volte a settimana, nei corridoi dell’Hospice può capitare di sentire il buon odore del pane o di un dolce appena sfornato: vengono dalle preparazioni dei pazienti che partecipano al LABORATORIO DI CUCINA della Terapia Occupazionale.
Come vengono scelte le ricette?
A seconda del periodo dell’anno, per esempio a carnevale sono immancabili le frappe e le castagnole; oppure a seconda dell’interesse manifestato dai pazienti, per esempio un piatto che suscita dei bei ricordi.
La scelta della ricetta dipende anche dalla facilità di esecuzione, dato che bisogna tenere in considerazione la manualità di tutti i partecipanti.
La MUSICOTERAPIA è attiva ad Antea dal 2018 ed è attualmente coordinata da Erika Schiano, psicologa e arteterapeuta.
Nella Musicoterapia il rapporto con i suoni aiuta a cercare un equilibrio spirituale ed è un modo per ripercorrere i significati che la musica ha avuto nella propria esistenza.
Con l’ARTETERAPIA il paziente è aiutato a uscire fuori da sé con l’immaginazione o col ricordo. L’arte può diventare un modo per porsi dei nuovi obiettivi e per migliorarsi, pur con i propri limiti, facendo uso del mezzo che più risulta congeniale.
I pazienti possono usare i materiali secchi (pennarelli, gessi, pastelli o matite), i materiali umidi (pennelli o tempere), i materiali ibridi (pastelli a olio o a cera), la scultura (argilla, cartapesta, legno, stoffa, lana) oppure il collage.
Dal 2023 gli incontri sono coordinati dalla volontaria Elisabetta con il supporto delle Terapiste Occupazionali.
Nei momenti di fragilità e di sofferenza ognuno ha il diritto di avere vicino i propri cari, compresi i propri animali.
È per questo che ad Antea sono i benvenuti!
L’attività di PET THERAPY ha l’obiettivo di favorire il contatto e la relazione con il cane sotto la guida della Terapista Occupazionale e del coadiutore del cane.